La dimora di Dio - Efesini 2:22

Introduzione

Oggi parleremo del

LA DIMORA DI DIO.

Il testo che ci condurrà nella nostra predicazione sarà tratta da Efesini 2:22, che afferma:

“E in Lui (cioè, in Cristo) voi pure entrate a far parte dell’edificio, che ha da servire di dimora a Dio per lo Spirito”.

Fin dai tempi di Mosè Dio aveva stabilito la sua dimora tra gli uomini, poiché Egli risiedeva nel Tabernacolo mentre il suo popolo attraversava il deserto, o al tempo in cui il popolo ebbe la terra che Dio gli aveva promesso. La presenza di Dio oggi è una presenza diversa, una presenza che non è più contenuta in un luogo particolare. Come disse Gesù stesso alla donna Samaritana: “L’ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità” (Giovanni 4:22), e come continuava a dire Paolo agli Ateniesi: “Dio che ha fatto il mondo e tutte le cose che sono in esso, essendo Signore del cielo e della terra, non abita in templi fatti dalla mano dell’uomo” (Atti 17:24). La parola di Dio quindi, ci esorta ad abbandonare ogni tentativo di collegare e contenere Dio ad un luogo, poiché la casa di Dio non è più costruita con pietre di terracotta, ma da pietre viventi scelte accuratamente da Dio stesso, acquistate da Cristo col proprio sangue. Questa è la dimora nella quale oggi Dio abita, cioè la sua chiesa, poiché DIO ABITA NELLA SUA CHIESA, NON FISICA MA SPIRITUALE. 

In questa predicazione, andiamo a considerare la Chiesa, innanzitutto ① come UN EDIFICIO, in secondo luogo ② come UNA DIMORA e infine ③ come UN TEMPIO.

Andiamo in primo luogo a spiegare:

 
  1. La chiesa come un edificio.

Che cos’è una chiesa?

La chiesa di Dio è composta da tutti coloro che sono nati da Dio (Giovanni 1:13), sono stati acquistati da Cristo, e sono stati chiamati mediante lo Spirito Santo (sono uomini e donne toccate dalla grazia di Dio per mezzo dello Spirito Santo); e per questo sono partecipi e coinvolti nel destino e nel futuro della chiesa, di cui sono diventati membri (dopo spiegheremo chi sono i membri e come si differenziano dagli ospiti). Questa chiesa è l’edificio in cui Dio abita, e l’architetto che l’ha progettata ha posto come suo fondamento Cristo, la pietra angolare, stabilendone la lunghezza e la larghezza, scegliendone personalmente ogni pietra e stabilendone la grandezza, la forma e persino il luogo in cui edificarla.

Le pietre che fanno parte di questo edificio devono essere lavorate, raccolte, smussate, lucidate e infine saranno collocate nel posto giusto, in quel posto in cui ogni pietra sarà utile a questa struttura. Ogni pietra dipende e trova la propria sicurezza e forza in Cristo, in una sacra fraternità, collegate l’una alle altre, portando il peso l’una dell’altra, per essere una chiesa attraente e pulsante di vita per questo mondo. La chiesa di Dio è costruita secondo regole precise, e ogni pietra di questo edificio è collocata al posto giusto, al tempo giusto, e ha una funzione ben precisa. 

La chiesa è un’opera meravigliosa, di cui Dio stesso si compiace di abitare e di gioire, della sua meraviglia. La chiesa non solo è inespugnabile e non sarà mai distrutta o vinta, ma è anche gloriosa nella sua bellezza. Dio stesso, ammirando la sua chiesa così bella e preziosa, si rallegra e contempla la sua opera: “Il tuo Dio è in mezzo a te, si rallegra con ogni gioia a causa tua, e canterà canti di gioia” (Sofonia 3:17).     

Ora, andiamo a spiegare:

 

2. La chiesa come una dimora.

La vera gloria della chiesa di Dio consiste nel fatto che essa non soltanto è un edificio costruito da Dio, ma è una dimora in cui Dio stesso abita, poiché è una casa abitata da Dio, per mezzo dello Spirito Santo. Quante chiese sono soltanto case, ma che non sono vere dimore!? Esistono troppe chiese, che non sono altro che luoghi formali, dove non c’è la vita di Dio, l’architettura può sembrare attraente, ma non c’è né vita né gioia, ma solo formalismo e apparenza. Fratelli, dobbiamo fare molta attenzione, che la nostra comunità non diventi una chiesa apparentemente sana, ma senza vita, apparentemente viva, ma in realtà è formale e sostanzialmente perbenista. Una chiesa vera e sana è visitata dallo Spirito di Dio, perché è la dimora di Dio, una chiesa autentica e sana è costruita da pietre viventi, che si sentono parte di essa, perché sono state chiamate da Dio e per questo lo servono con gioia, serenità e si sentono ristorate e appagate in essa pienamente. La chiesa di Dio è il luogo del nostro ristoro, del nostro conforto e del nostro riposo, poiché è la casa in cui Dio abita, nutre e guida i suoi figli con la sua parola.

Inoltre, la chiesa è un luogo in cui il credente dimostra la sua vera personalità, perché avendo sperimentato la grazia, la cura, l’amore e l’opera di Dio, è talmente appagato e arricchito, e può dimostrare la sua vera e autentica personalità, in tutto quello che vive e che fa. La chiesa locale è il progetto centrale di Dio, e il credente è chiamato a condividere ogni suo interesse e dono, per il servizio della chiesa e del suo benessere. Non siamo più noi al centro della nostra vita, ma è Dio e il suo regno, e ogni risorsa, ogni scelta, ogni progetto, ogni relazione deve mirare al bene della chiesa, all’avanzamento del regno di Dio, ai progetti che Dio vuole per la nostra vita, e non più il nostro piacere o il nostro interesse. Prima di fare le nostre scelte quindi, dobbiamo pregare e chiedere al Signore cosa pensa della scelta che ci prepariamo a fare. Ricordiamo quando nella predicazione del Salmo 72 in cui parlavamo della migliore città in cui vivere, abbiamo detto che la città migliore dove abitare è la città dove Dio ti ha chiamato a servirlo. Oggi la migliore città del mondo per me è Ferrara perché è qui che Dio mi ha chiamato a servirlo. Dov’è la città migliore in cui vorresti o dovresti abitare? Bene, sappi che la migliore città dove potrai mai abitare è quella in cui Dio ti vuole chiamare a servirlo.

Qui vorrei fare una distinzione tra la chiesa universale e la chiesa locale, spiegando che la chiesa universale è la chiesa invisibile, composta dai credenti di tutti i tempi e di tutti i luoghi, ed è la sommatoria di tutti i credenti, che hanno vissuto nel passato. La chiesa locale (quella visibile) è il centro propulsivo e prevalente, in cui il credente deve esprimere ogni suo interesse e azione, per il benessere della chiesa e per la gloria di Dio. Come amiamo le nostre case, e cerchiamo in tutti i modi di adoperarci per il suo benessere, ancora di più dobbiamo amare e adoperarci per la chiesa di Dio. La chiesa è il progetto prioritario e prevalente, per cui Cristo ha dato la sua vita, ed è difesa e protetta da Dio, che non permetterà che sia saccheggiata, distrutta o vinta. Vengano pure le difficoltà, gli attacchi, le fuoriuscite, le fatiche e tanto altro, noi non dobbiamo temere, perché il Signore con la potenza dello Spirito Santo, la proteggerà in ogni situazione.

Infine, andiamo a spiegare:

 

3. La chiesa come un tempio.

Pensando al tempio di Dio mi viene in mente il testo di 1 Corinzi 3:16-17 che afferma: “Non sapete che siete il tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? Se uno guasta il tempio di Dio, Dio guasterà lui, poiché il tempio di Dio è santo, e questo tempio siete voi”.

Spesso noi ragioniamo questo passo secondo una prospettiva individuale, quando invece ha una prospettiva prevalentemente comunitaria. Certo che noi siamo il tempio di Dio, poiché alla conversione siamo stati dotati dello Spirito Santo, però noi siamo il tempio di Dio in quanto “membri” di questo tempio che è la chiesa. È proprio in quanto membri della chiesa che dobbiamo adoperarci per la gloria di Dio, nel vivere una vita integra e santa, per metterci al servizio di Dio in modo risoluto secondo la sua volontà e i talenti che Lui ci ha dato. Ogni uomo o donna che il Signore fa nascere di nuovo viene aggiunto alla sua chiesa (Atti 2:47) e non è più una pecora errante che vive in modo disordinato, e in balia dell’individualismo che lo caratterizzava prima di conoscere Cristo, ma entra a far parte della comunità dei santi per dedicarsi al progetto di Dio che è la chiesa, per promuovere l’avanzamento del suo regno in ogni ambito in cui è stato inserito. 

La chiesa è la comunità dei discepoli, che fanno a gara nel sottomettersi e nell’imparare gli uni dagli altri, e da coloro che Dio ha assegnato come nostre guide, uomini e donne che diventano discepoli e camminano da discepoli, per predicare la buona notizia di Gesù Cristo e di fare discepoli ogni nazione. Senza discepoli non c’è cristianesimo, e se non si è discepoli non si è nemmeno cristiani, ma se si è discepoli ci si consacra al Signore, per servirlo nella chiesa in cui Dio ci ha posti come membri, che si sentono partecipi e coinvolti nello stesso destino e nello stesso progetto, senza timidezze e incertezze con l’aiuto di Dio.

Vi ricordate quando nel primo punto, parlando della chiesa come un edificio, vi accennavo alla distinzione tra membri e ospiti. In Atti 2:42-47 Luca afferma che, coloro che erano salvati e battezzati entravano a far parte della chiesa, ed erano perseveranti nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli, e godevano della comunione fraterna, stando insieme e mettendo ogni cosa in comune secondo i bisogni di ciascuno, lodando e servendo Dio, e il Signore aggiungeva ogni giorno alla loro comunità coloro che venivano salvati. Efesini ci parla della chiesa formata da credenti, che sono membra le une delle altre, che traggono il proprio sviluppo le une dalle altre (Efesini 4:16.25).

Conclusione

La chiesa è il tempio in cui Dio abita attraverso il suo Spirito, che è formata da figli di Dio nati da Lui, che sono membri che si sentono coinvolti e partecipi, nella realizzazione del regno di Dio in questo mondo. Questa è la comunità dei santi, formata dai discepoli e dai membri che si sentono parte attiva della proclamazione e della realizzazione del regno di Dio in questo mondo. Che il Signore ci benedica e faccia di noi una comunità fedele e dinamica per questo scopo per la sua gloria, preghiamo!      

 
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Lo Spirito Santo esige l’unità della chiesa - Giuda 19

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