Dove stai investendo la tua vita (Marco 14:1-11)

Introduzione

Dove stai investendo la tua vita?

Leggendo questo brano del Vangelo di Marco, mi è venuta in mente una domanda per tutti noi: “Dove stiamo investendo ila nostra vita?

Questo passo ci parla di due atteggiamenti completamente opposti: da una parte, il tradimento; dall’altra, un gesto, un gesto d’amore.

Da un lato ci sono i capi religiosi e gli scribi che vogliono eliminare Gesù. Con loro c’è anche Giuda, uno dei discepoli, che per un po di denaro decide di tradire e consegnare il suo Maestro ai capi religiosi.

Dall’altro lato, troviamo una donna semplice, che compie un gesto bellissimo: quello di versare sul capo di Gesù un profumo prezioso, segno di amore e di gratitudine profonda. Mentre gli altri tramano e calcolano, lei ama. Mentre gli altri pensano a ciò che possono guadagnare, lei dona quello che ha.

E così questo brano ci mette davanti a una domanda molto concreta: “Tu dove stai investendo la tua vita?”.

Tutti noi, in fondo, siamo degli “investitori”. Abbiamo un capitale da spendere: il nostro tempo, le nostre energie, i nostri doni, la nostra fede. Ma dove li stiamo mettendo? In cosa li stiamo investendo?

Nel racconto del Vangelo possiamo riconoscere tre diversi tipi di “Investitori”.

Ci sono

 
  1. Gli investitori “tradizionali”.

    Come i capi religiosi che vogliono proteggere il proprio capitale a tutti i costi. Difendono col coltello tra i denti la loro posizione, la loro immagine, la loro tradizione, il loro potere sulle persone.

    Sono abili, potenti, autorevoli ma anche chiusi dentro la loro bolla del perbenismo, del legalismo e del formalismo. Temono di perdere il loro potere, il loro controllo, il loro “Status quo” e la loro autorità, così cercano di eliminare Gesù, che mette in discussione e in pericolo il loro sistema e il loro potere e li invita a un cambiamento radicale. 

    Ma alla fine, anche se ottengono ciò che volevano, cioè la morte di Gesù, non riescono a fermare il suo messaggio, il suo progetto, l’efficacia del suo ministero, né il piano che Dio aveva prestabilito. E il loro “investimento” nel potere e nel dominare le coscienze delle persone si rivela un fallimento totale.

    A volte anche noi possiamo essere così: difendiamo le nostre vecchie convinzioni e prese di posizioni più della verità del Vangelo. Ci accontentiamo di una fede elementare, una vita tranquilla, non ci impegniamo più di tanto. Ci preoccupiamo di mantenere le nostre vecchie abitudini, le nostre vecchie mappe invece di lasciarci trasformare da Gesù e aprirci alle sue sfide. Ma la parola di Dio ci invita al cambiamento e alla messa in discussione del nostro vecchio modo di essere e di pensare: “Avete imparato per quanto riguarda la vostra condotta di prima a spogliarvi del vecchio uomo che si corrompe seguendo le passioni ingannatrici, a essere invece rinnovati nello spirito della vostra mente e a rivestire l’uomo nuovo che è creato a immagine di Dio nella giustizia e nella santità che procedono dalla verità” (Efesini 4:22-24).

    Dio ci chiama al cambiamento e ad una conoscenza di Lui che vada a mettere in discussione la nostra vita perché sia riformata, trasformata… Ci chiama a mettere lui al centro della nostra vita per cercare in lui la nostra soddisfazione: “Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno sopraggiunte” (Matteo 6:33).

    In secondo luogo, questo brano mette in evidenza

 

2. Gli investitori “speculativi”.

Investitori come Giuda che, investe nel denaro pensando che avrebbe potuto comodamente realizzarne un guadagno facile, ma alla fine anche lui perde il suo capitale, la sua anima e la sua vita. Infatti, Giuda sopraffatto dal rimorso cerca di restituire il denaro ai capi religiosi che non lo accettano, rinnegando e tradendo a sua volta il patto che avevano stabilito.

A volte non pensiamo ai nostri piccoli o grandi tradimenti, compromessi o zone d’ombra nella nostra vita, ma dobbiamo ricordare che l’anima non ha prezzo e neppure la verità non ha prezzo. Giuda che era stato scelto per essere uno dei discepoli, invece di seguire e servire il Signore “cercando le cose di lassù”, decide di tradire e disinvestire il suo capitale e sceglie di “aspirare alle cose di quaggiù” perdendo così la sua anima (Colossesi 3:1-2).

Quanti anche oggi vendono la propria anima a causa del potere, del denaro, del successo, della carriera…!? Con quali risultati…?

Anche tra i credenti ci sono dei pessimi investitori…, dei pessimi investimenti…, dei doni che invece di portare frutto e gloria a Dio vanno dispersi; invece, di onorare Cristo lo disonorano e lo tradiscono.

Potrebbe stupirci che fu proprio uno dei Dodici a tradire Gesù, ma questo brano ci avverte che la semplice religiosità non garantisce la nostra fedeltà. Anzi, una maggiore intimità con Gesù richiede una maggiore vigilanza e responsabilità che ci incoraggia a rimanere vigili davanti al Signore: “State in guardia, vegliate, perché non sapete quando sarà il momento in cui il padrone di casa viene, vegliate affinché non vi trovi addormentati” (Marco 13:33-36). Giuda viveva a stretto contatto con Gesù, eppure tradisce il suo Maestro e di conseguenza il suo tradimento è ancora più grave (14:19), e atroce (14:21).

Il tesoro dei capi religiosi e degli scribi era la sete di potere, il mantenimento dello “Status quo”, la tradizione, il legalismo; quello di Giuda era il denaro e il facile guadagno, tesori che invece di fruttare li conducono alla rovina e al fallimento.

In cosa consiste il tuo tesoro? Dov’è il tuo tesoro? Poiché la parola di Dio ci dice che “Dov’è il tuo tesoro anche lì è il tuo cuore” (Matteo 6:21).

La parola di Dio ci incoraggia a farci dei “tesori in cielo”, che durano e portano frutto, anziché tesori in terra, che deperiscono e creano solo problemi, sono fonte di conflitti e portano alla rovina perché spingono a peccare e a cadere.

Infine, questo brano ci parla anche di

3. Un’investitrice “lungimirante”.

Questo brano ci parla anche di una donna. Una donna che non ha nessun titolo, nessun potere, non ha nemmeno il diritto di essere lì in quella stanza. Eppure, entra, si avvicina a Gesù e versa sul suo capo un profumo costosissimo. Tutti la guardano con disprezzo, tutti la criticano: “Che spreco! Con quello che vale quest’olio era possibile darlo ai poveri!”.

Ma Gesù la difende e la onora affermando che: “Dovunque sarà predicato il Vangelo, si racconterà ciò che questa donna ha fatto” Marco 14:9).

Lei ha compreso una cosa che gli altri non comprendono: Gesù vale questo gesto della donna e il preziosissimo profumo che questa donna ha versato su di lui. Vale il nostro tempo, il nostro amore, il nostro coraggio, il nostro cuore e ogni cosa che siamo e possediamo. Anche quello che per gli altri sembra uno spreco. Questa donna infatti investe tutto su di lui, e il suo gesto resta per sempre nella storia come un esempio di amore e consacrazione per Dio, come modello per noi ancora oggi.

Mentre Giuda tradisce Gesù, la donna lo ama e si consacra completamente a lui donandogli tutto il cuore. Non una parte, ma tutto il suo cuore. Tutto il suo tempo, non solo una parte di esso!

Mentre i capi religiosi tramano la morte di Gesù, la donna lo onora con un investimento totale della propria vita. Mentre i capi religiosi e Giuda sono accecati dalla loro avidità e sete di potere, la donna riesce a intravvedere la sepoltura e la resurrezione di Gesù attraverso questo gesto come afferma lo stesso Gesù: “Lei ha fatto ciò che poteva, ha anticipato l’unzione del mio corpo per la sepoltura” (Marco 14:8). Mentre gli altri hanno disinvestito le azioni su Gesù, quello della donna è un investimento totale che frutta nell’eternità!

Conclusione

Ognuno di noi, ogni giorno, investe qualcosa: tempo, talenti, energie, passioni, relazioni…

Ma dove stiamo investendo davvero quello che abbiamo? Nel potere? Nella carriera? Nelle apparenze? In cosa stiamo investendo? Stiamo investendo su qualcosa di effimero e di falso o stiamo investendo nell’amore, nella fede, nella relazione con Gesù?

L’invito che ci viene dalla parola di Dio è “Se dunque siete stati resuscitati con Cristo, cercate le cose di lassù, dove Cristo è seduto alla destra di Dio. Aspirate alle cose di lassù, non a quelle che sono sulla terra…” (Colossesi 3:1-2).

I capi religiosi e Giuda hanno investito male e hanno perso tutto. La donna al contrario ha investito tutto su Gesù, e ha guadagnato l’eternità. Tu dove vuoi investire? Dove stai investendo? Solo Gesù è un investimento che non perde mai valore, anzi è un titolo che cresce e aumenta sempre il suo valore. Solo in lui troviamo un rendimento che non esaurisce mai: il perdono, la pace e la vita eterna. Preghiamo! 

 
Avanti
Avanti

Fondati nella speranza (Marco 13:1-37)